Green Expo è la prima fiera calabrese dedicata al mondo dell’ecosostenibilità, organizzata dalla Cooperativa femminile Ecoplanner e allestita all’interno dell’Ex-Comac, un vecchio edificio industriale nato agli inizi del ‘900 come raffineria di quarzo e poi trasformato in una fabbrica di legname.
Quest’estate a differenza dello scorso anno che mi ha visto immersa nella realizzazione del blog, ho avuto la fortuna di visitare la Green Expo di Soverato, organizzata dal grande team di Ecoplanner all’interno dell’Ex-Comac, un ex capannone industriale che è entrato a far parte della storia di Soverato.
Un’area di 1500 metri quadri costruita intorno agli anni ’30 per dare vita ad una raffineria di quarzo, poi convertita in una fabbrica di legname e materiali edili, che dopo decenni di abbandono è diventata la location di numerosi eventi e manifestazioni culturali.
La Green Expo non è solo una mostra mercato dove si spazia dall’artigianato all’arte, passando dalla cosmesi naturale fino ad arrivare al food. È anche l’occasione per sensibilizzare il pubblico all’adozione di una filosofia etica e sostenibile attraverso l’ideazione di una serie di workshop e laboratori dedicati sia agli adulti che ai bambini.
Per me è uno spazio creativo dove conoscere e ascoltare le storie dei talenti sconosciuti della mia terra come è già successo a Cosenza al Cose Belle Festival.
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DIETRO LE QUINTE DI GREEN EXPO: LE RAGAZZE DI ECOPLANNER
Ecoplanner è una cooperativa romana tutta al femminile formata da quattro ragazze calabresi e una marchigiana. Un’economista, uno storico dell’arte e tre architetti con profili diversi che in un pomeriggio di gennaio hanno scelto di dare una svolta al proprio futuro. Un progetto semplice, creativo e soprattutto green.
Claudia, Rosa, Olga, Marta e Azzurra mettono in campo i loro diversi background per ideare e progettare eventi innovativi, mettendo al primo posto il rispetto per l’ambiente.
Organizzano matrimoni, meeting aziendali, feste di laurea e qualsiasi altro tipo di evento. Per riuscirci, le ragazze collaborano con una serie di professionisti tra cui stilisti, artigiani, sarti e ristoratori.
Se ancora non le conosci ti consiglio di dare un’occhiata al loro sito web: www.ecoplanner.it.
Ora ti lascio scoprire le mostre e gli espositori che mi sono piaciuti di più.
MOSTRA FOTOGRAFICA “ I FARI DELLA CALABRIA”
Come sai sono un’appassionata di fotografia da quasi due anni e non potevo rimanere indifferente di fronte alle spettacolari immagini dei fari della Calabria, scattate da Ivan Comi.
Un progetto partito grazie all’iniziativa dell’associazione culturale “La Vie” in collaborazione con la Marina Militare che prevede la realizzazione di un libro fotografico e di un documentario su supporto blue ray.
Un’opera che mostra non solo le bellezze dei guardiani del nostro mare ma anche la storia e i racconti degli angeli custodi che hanno scelto di viverci.
STEVEN’S SHATS
Anche se non sono una grande fan dei cappelli, mi sono avvicinata a Steven perché attratta dalla dimestichezza con la sua macchina da cucire Necchi. Diciamoci la verità, è raro vedere un uomo alle prese con questo ferro del mestiere tipicamente femminile, ma sapevo che dietro quella grande manualità si nascondeva la storia di un grande artigiano.
La cappelleria artigianale di Stefano Costabile, in arte Steven, dal 2006 crea delle vere e proprie opere d’arte apprezzate in tutto il mondo, che partono dal suo laboratorio cosentino fino ad arrivare in Inghilterra, America ed Australia.
L’amore per questo accessorio nasce fin da piccolo, ma è la sua esperienza sul palcoscenico come scenografo e costumista che fa scattare la scintilla e che lo spinge a lasciare il teatro per dare spazio alla sua vena creativa.
La sua soddisfazione più grande? Ricevere da Borsalino il terzo premio al concorso “Premio Internazionale per modisti e creativi del cappello femminile” per il più innovativo cappello femminile da cerimonia.
MOSTRA FOTOGRAFICA “IN DIVENIRE” DI ROBERTA FULCINITI
Roberta, originaria di Soverato, in questi quattro scatti estratti dalla sua collezione, è riuscita a cogliere gli attimi più intensi vissuti all’alba dai pescatori. È proprio questo il momento più magico di tutta la giornata, quando il sole fa capolino dalla linea dell’orizzonte e piano piano si innalza in cielo per dare inizio ad un nuovo giorno.
MIAOHAUSS
Ho conosciuto virtualmente le loro curiose saponette di lana e non vedevo l’ora di toccarle dal vivo. Sì, hai letto bene, delle saponette rivestite di feltro con un effetto leggermente esfoliante e al tempo stesso nutriente grazie all’olio di oliva.
Laura e Francesco, nel loro laboratorio artigianale in provincia di Cosenza, realizzano tutto a mano, dai saponi ai cuscini passando per le stampe su fibre naturali, come ad esempio il lino, la canapa e il cotone, fino ad arrivare alle bambole di pezza.
Puoi dare un’occhiata alle loro creazioni su tumblr: http://miaoohaus.tumblr.com/
ANTONIO TORCASIO
Da inguaribile romantica (anche se non lo dimostro), i quadri di Antonio mi sono piaciuti un sacco. La coppia di fidanzatini in resina è presente in quasi tutti i suoi quadri dipinti ad olio.
Non ha importanza la scena, sotto un chiaro di luna, sotto la pioggia o un albero, loro sono sempre lì appiccicati l’uno all’altro a guardarsi negli occhi e a tenersi teneramente per mano.
MALIA NATURAL COUTURE LAB
La storia di Flavia è quella che in assoluto mi ha coinvolto di più a livello emotivo. I cinque minuti che le chiedo di dedicarmi si trasformano in mezz’ora di chiacchiere.
In questa giovane ragazza rivedo quella Luigina che tanti anni fa è partita per cercare lavoro fuori e poi è ritornata per invertire quella moda generale che vede i calabresi affermarsi fuori dalla propria terra.
Se mi segui da un po’, sai che adoro raccontare le storie dei miei conterranei. Giovani e meno giovani che dopo anni di studi e lavoro tornano per realizzare i propri sogni e per investire in una regione in cui è difficile fare impresa.
Ed è proprio questo quello che è successo a Flavia, una modellista che dopo essersi formata nelle Marche e aver vinto un bando dell’Istao di Ancona, sente il bisogno di tornare a casa.
Il suo obiettivo è recuperare il vero Made in Italy, quello fatto di tessuti naturali realizzati in Italia e non in chissà quale angusto laboratorio in giro per il mondo.
È cosi che a Guardavalle nasce l’atelier Malìa Natural Couture Lab. Un laboratorio tessile dove lo stile si unisce al benessere, dove i tessuti sintetici sono sostituiti da fibre naturali e vegetali come ad esempio la fibra di mais, il bamboo e la fibra di latte.
Se vuoi scoprire le sue collezioni visita il sito web https://www.malialab.com/
Conosci degli artigiani da segnalarmi? Scrivimi qui sotto nei commenti!